Intervista per Radius – Edizione Top Jobs
“Una mentalità orientata al successo…
… è ciò che mi piace di Unionbau”, afferma l’ing. Paul Nöckler, che da inizio anno ricopre il ruolo di direttore del comparto Edilizia dell’azienda. Non senza orgoglio, mostra uno dei “suoi” innumerevoli cantieri, l’areale Priel di Bressanone, dove attualmente fervono i lavori per la realizzazione della nuova Scuola di Musica, di un locale per le prove della banda e della sede della sezione locale dell’AVS.
Radius. Cosa rende così speciale questo progetto?
P.Nöckler. Il progetto si contraddistingue per un’architettura insolita, permeata da un’elevata qualità esecutiva. L’edificio, con la sua facciata esterna in calcestruzzo colorato a vista, s’inserirà nel paesaggio urbano quale corpo edile di assoluto rilievo.
Personalmente, il progetto mi sta molto a cuore: da alcuni anni vivo nella città vescovile con la mia famiglia e anche i miei figli frequenteranno la scuola di musica nella nuova struttura.
Radius. Unionbau ha la sua sede a Molini di Tures. Il cantiere non sorge esattamente fuori dalla porta di casa…
P.Nöckler. Proprio così. Solo a Bressanone stiamo realizzando sette progetti per diversi committenti. Grazie alle sue dimensioni, il raggio d’azione di Unionbau si estende a tutto l’Alto Adige. Al fine di servire in modo ottimale i cantieri nell’area di Bolzano/Merano, abbiamo istituito un secondo punto di appoggio nel capoluogo. Il team dei responsabili di progetto che opera nell’ufficio del Kampill Center, si occupa innanzitutto degli entusiasmanti progetti di quest’area.
Non possiamo che toglierci il cappello dinanzi alla capace squadra che opera nei cantieri. La maggior parte degli operai si reca ogni giorno al lavoro dall’alta Valle Aurina o dalla Val Pusteria per dare vita a progetti straordinari.
Radius. Perché ha scelto l’azienda Unionbau?
P.Nöckler. Dopo aver lavorato per circa 15 anni presso un rinomato studio ingegneristico di Bressanone, maturando un ampio bagaglio esperienziale nei settori della gestione progettuale, della pianificazione e della direzione dei lavori, volevo conoscere anche l’“altra parte”. L’offerta di Unionbau mi è subito piaciuta: ho immediatamente compreso che sarei entrato a far parte di un’impresa tradizionale a conduzione familiare, forte di una storia ultracentenaria, che sa come fare il proprio mestiere.
Naturalmente, essendo nativo della Val di Tures, conoscevo già alcuni dirigenti dell’impresa e sapevo che avrei avuto a che fare con persone affidabili e di parola: una virtù cui attribuisco grande valore in una collaborazione.
Radius. Che cosa l’ha spinta a scegliere Unionbau?
P.Nöckler. Naturalmente, apprezzo la capacità di Unionbau e dei suoi collaboratori di far fronte a ogni sfida. Il team non si tira mai indietro e le decisioni vengono prese con tempestività. Se c’è un problema, tutti remano nella stessa direzione e la squadra opera rapidamente, adottando un approccio orientato alla soluzione. Il modo di rapportarsi della direzione e degli impiegati, semplice e onesto, fa il resto. Mi piace essere supportato ogni giorno nel mio lavoro e avere la possibilità di esporre le mie idee e le mie visioni. Se hai un problema, qualunque esso sia, Unionbau ti ascolta sempre: una virtù tutt’altro che scontata per un’azienda di queste dimensioni.
Radius. Lei è responsabile del comparto edile. Quali sono le sfide cui dovrà far fronte in futuro?
P.Nöckler. Grazie alla lungimiranza del titolare dell’impresa, non è stato un “salto nel buio”. Per un anno, ho avuto la possibilità di affiancare il precedente direttore del comparto, Erwin Monauni, cui sono subentrato, attingendo così a un’inestimabile bagaglio esperienziale. Non posso che esprimere la mia riconoscenza a Erwin per il suo prezioso sostegno.
Per quanto concerne le sfide future, cito innanzitutto la digitalizzazione. Attualmente, anche il reperimento di collaboratori risulta difficoltoso. Mi appello a tutti gli uomini e alle donne che si identificano con la nostra passione e determinazione: contattateci!
La stretta di mano che sancisce la fine dell’intervista non lascia adito a dubbi: l’appello è accorato. P.Nöckler sorride compiaciuto e si dirige a passo deciso verso il “suo” cantiere, l’areale Priel.